Wednesday, January 11, 2012

Malinconico per il bene dell'Italia



'Mi dimetto per il bene dell'Italia' dice il sottosegretario Malinconico. Peccato che il Sottosegretario ci abbia pensato solo ora al bene dell'Italia, quando ormai non riusciva più, malgrado l'impegno profuso, a rintracciare i 'generosi' che gli hanno offerto la vacanza. Peraltro, come da prassi negli ambienti, da suite imperiale.
Peccato che anche il governo Monti, così laudato per la correttezza, il bon ton e la sobrietà dei suoi componenti non abbia resistito alle tentazioni delle varie piovre che imperversano dentro e intorno allo Stato. E il Sottosegretario si è dimesso, come era suo dovere. Certo, ma non prima di aver fatto dichiarazioni scontate e ormai tali da provocare... malinconia. Vale a dire il battuto e ribattuto 'E' un attacco madiatico'
Vero che l'attacco vi è stato. Altrettanto vero che Malinconico abbia sbagliato. E non di poco, considerando il momento. Di vero vi è che il vizio antico del Privilegio è duro a morire, se è vero che la fabbrica di dossier che è 'il Giornale' di Sallusti, ma sopratutto dell'ex presidente del consiglio, stia per montare un altro scandalo. Questa volta pare sia il turno del Ministro per la pubblica amministrazione, Patroni Griffi, per un caso analogo a quello di Scajola.
In questi giorni il tardivo, teatrale, quantunque doveroso ( e si spera non isolato) controllo di Cortina e il caso Malinconico stanno riempendo i canali di comunicazione. Niente di nuovo, dunque. Azioni a effetto e scandali che hanno per protagonisti ministri e sottosegretari rischiano di creare la già conosciuta cortina di fumo sui veri problemi che ci affliggono. Vuoti già sperimentati sui grossi problemi della disoccupazione giovanile e della mezza età, non meno devastante, questa, se è vero che c'è gente di mezza età sospesa su una torre da una mese! Vuoti sui pensionati che non arrivavano a fine mese e ora non arrivano neppure alla metà. Vuoti sui privilegi vergognosi della casta da moderare e rendere meno vergognosi. Vuoti sugli aumenti continui che portano le famiglie a indebitarsi. Vuoti che la nostra politica non ha mai saputo riempire. E per tentare di farlo si è affidato a 'bancari' quali Dini, Ciampi, e ora Monti. Ma le banche non guardano in faccia nessuno, e non hanno l'obbligo morale e politico del perseguire il bene comune...

Gert dal Pozzo


No comments: